mercoledì 24 agosto 2011

Cava dei Dinosauri, la battaglia continua

Grazie e tutti coloro che stanno firmando la nostra (vostra) petizione e a tutti coloro che lo faranno. Corre l'obbligo di aggiornare tutti coloro che stanno sposando la causa e chi si sta adoperando autonomamente per diffondere il nostro grido di allarme.

Poco dopo la nostra petizione qualcosa si è mosso, sulla qualità del movimento non sappiamo dirvi, ma qualcosa si è mosso. Dopo anni di silenzio, altre associazioni hanno preso carta e penna e hanno denunciato il pesante stato di degrado in cui versano le orme di Cava Pontrelli. Le associazioni sono Italia Nostra, Archeoclub e Sigea. La lettera è stata ripresa dalla stampa regionale e anche la direttrice del Museo archeologico nazionale di Altamura, la dott.ssa Donata Venturo ha rilasciato qualche dichiarazione. Siamo soddisfatti che la Venturo sia uscita allo scoperto e che si sia resa conto che di anni ne sono passati davvero tanti. Le parole della direttrice del Museo non sono da sottovalutare. Nell'articolo che vi proponiamo sotto, apparso su La Repubblica, si parla finalmente di esproprio dell'area e si accennano alcune delle cause che hanno portato a questo imbarazzante stato delle cose.

Il Comitato "Salviamo le Orme dei Dinosauri di Altamura" si associa pienamente alle parole della Direttrice del Museo, parole che nonostante siano arrivate un pò tardi, delineano con franchezza e fermezza la strada da seguire. Il Comitato, ovviamente, vogliamo tranquillizarvi, non si ferma quì e assicura che siamo solo all'inizio. Una sola nota di dissenso: ci risulta che gli agenti atmosferici non aiutino la conservazione delle impronte, allora che significa la frase "la cava sembra difendersi da sola: lo strato di calcare è talmente solido che le piogge non fanno che migliorare la situazione, coprendo le orme con la breccia e proteggendole" (articolo La Repubblica - vedi sotto).

A settembre faremo sentire la nostra (vostra) voce per dire e gridare con forza che fino a quando non saremo certi che quelle orme avranno la tutela, la conservazione, la valorizzazione che meritano, noi proseguiremo ad oltranza nella nostra battaglia, una battaglia per la giustizia.

Per il Comitato "Salviamo le Orme dei Dinosauri di Altamura"

Antonio Ferrante - Lab magazine - 3200558862
Bartolomeo Smaldone - Associazione cult. "Spiragli" - 3480409979


'La cava dei dinosauri sta scomparendo' (La Repubblica - Bari)

ALLA cava dei dinosauri di Altamura si accede tramite un buco praticato nella recinzione. Il proprietario dell' area lo rammenda ogni settimana, ma la gente torna puntuale a violarlo per poter visitare quello che è considerato il sito archeologico più importante d' Europa. Chiuso al pubblico, purtroppo, a causa di lunghe controversie e della mancanza di investimenti. La cava in località Pontrelli è lì, ferma dal 1999, da quando il calcare ha fatto affiorare ventimila di impronte di dinosauri. "Siamo riusciti a sottoporre il terreno a una serie di vincoli - ricorda Donata Venturo direttrice del museo archeologico di Altamura- grazie all' intervento della Soprintendenza. Non si può costruire né ricavare materiale dalla cava". La situazione è in uno stallo estenuante, testimoniato da una lettera che le associazioni Sigea - Società italiana di geologia ambientale - Italia nostra e Archeoclub d' Italia hanno indirizzato alle autorità. "Il sito versa in uno stato di abbandono, le superfici a impronte sono esposte agli agenti atmosferici - denunciano i referenti Salvatore Valletta, Enza Rodio e Antonino Greco - Tutto ciò accade perché la cava si trova al centro di un complesso intreccio di competenze e interessi, i cui attori sono il ministero per i Beni e le attività culturali, la Soprintendenza archeologica della Puglia, il Comune e i proprietari. L' unica cosa che avanza è il degrado". Già, perché si potrebbe procedere con l' esproprio, ma la resistenza del proprietario di cava Pontrelli sembra insormontabile. "Gli abbiamo anche proposto di gestire il centro visite, il bar, di avere un ricavo sui biglietti - dice Venturo - Ma mira ad altro, a convertire quei suoli da agricoli in edificabili". La rilevanza delle impronte è sotto gli occhi di tutti: risalgono al Cretacico superiore, circa 7080 milioni di anni fa, e raccontano di una Puglia dal clima tropicale, popolata da migliaia di specie - quelle finora studiate confermano la presenza di 200 animali di cinque gruppi differenti, sia erbivori che carnivori. Le potenzialità economiche sono notevoli, soprattutto perché la zona è vicina alle grotte di Lamalunga, dove è stato rinvenuto lo scheletro del famoso "Uomo di Altamura", e alla stazione ferroviaria. Per ora, però, vi si accede solo in maniera clandestina. Il terrore che il tempo e l' incuria abbiano la meglio è tanto, anche se la cava sembra difendersi da sola: lo strato di calcare è talmente solido che le piogge non fanno che migliorare la situazione, coprendo le orme con la breccia e proteggendole. A fine mese la questione sarà al centro di un incontro con Isabella Lapi, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia: "Adora la cava - ammette Donata Venturo - continueremo a lottare insieme per restituirla al pubblico". - ANNA PURICELLA

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